Certo, Wargnier, ambisce al melodramma: INDOCHINE e UNE FEMME FRANCAISE dichiaravano apertamente il debito nei confronti di Douglas Sirk. Effettivamente, Wargnier ci prova e talora anche ci riesce; perché di filmare, di orchestrare (anche musicalmente) ne è capace (e, in questo senso EST - Ouest è meno oleografico dei due precedenti). Ecco allora (una fuga nuotando in mare accompagnata dalle coreagrafiche esibizioni del coro dell'Armata Rossa) che il suo "abbandonarsi" acquista un senso; e anche una sua emozione. Che attori come Sandrine Bonnaire o Oleg Menchikov sanno sottolineare a dovere.

Ma la rozzezza truce e l'approssimazione iniziale faticano a farsi dimenticare.